sabato 11 febbraio 2017

Cyber-bullismo

di Giorgia, Giorgio, Martina, Lorena


Negli ultimi anni il bullismo è diventato molto popolare. I bulli sono persone prepotenti che prendono in giro e fanno del male a ragazzi e ragazze più deboli. Oggi esiste un altro tipo di bullismo, quello online “il cyber-bullismo”.

Il cyber-bullo umilia la vittima prendendola in giro o pubblicando delle foto sui social network. Quando succede di essere una vittima bisogna raccontare tutto ad un adulto, meglio se è un genitore, non rispondere agli SMS, a messaggi su whatsapp o a telefonate, quando ricevi messaggi che non ti piacciono, meglio cambiare il nickname o il numero di telefono o l’indirizzo mail, a seconda di dove ricevi la minaccia, puoi anche bloccare la persona che ti invia messaggi volgari.

Si può perdonare le persone che ti fanno del male, ma non si può dimentare quello che ti hanno fatto o detto.

L'Ora del Coding

L'Ora del Coding


 
 
Attività svolta dagli alunni della classe IIIB di Via Baccano.
Gli alunni hanno mostrato interesse e passione nell'effettuare questa attività.

Costruiamo DOC il Robot
 


























 
 

Cyber-bullismo


Classi
IIIA IVA VA
plesso
Via della Stazione di Prima Porta








di Carola, Marco, Giulia, LoraMae
Il termine cyber-bullismo significa bullismo informatico e le persone ne sono vittime su Internet. Il cyber-bullo può far male alle sue vittime pubblicando foto private, insultandole sui social network, prendendole in giro solo perché sono diverse. Se siete vittime di cyber-bullismo, ecco i nostri consigli:
1) Registra data e ora dell’invio del messaggio o della pubblicazione delle foto.
2) Non tenere tutto dentro, parlane con un adulto fidato.
3) Denuncia il bullo appena scopri chi è o appena comincia a minacciarti.
4) Blocca ogni contatto senza cancellarlo per avere le prove dell’accaduto.
5) Non difenderti rispondendo ai suoi ricatti, messaggi, alle sue offese.
6) Chiama il telefono azzurro al numero 19696.

Di bullismo in rete si parla già da tanto. Il sito bullismo.com riporta una serie di esperienze scolastiche o di quartiere. Molte delle testimonianze sono agghiaccianti.


Una ragazza stava studiando storia, quando all’improvviso ricevette un messaggio anonimo che le diceva di guardare su facebook. Lei impaurita lo disse solo alla sorella maggiore, che le promise di non dire niente ai genitori. Insieme andarono su facebook e videro che una sua foto, mentre faceva la doccia, era stata pubblicata. Pianse per giorni e non ebbe più il coraggio di uscire di casa. I genitori la vedevano triste, strana e le chiesero che cosa avesse e lei confessò tutto.

Quella persona che aveva pubblicato la foto, la chiamava imperterrito al cellulare e le lasciava messaggi vocali ogni volta con una voce diversa. Lei non riusciva a capire chi fosse il cyber-bullo, ma poi si fece coraggio e si convinse ad andare a scuola. Proprio a scuola capì chi era che la faceva stare tanto male, un suo amico d’infanzia e così lo disse ai genitori. I genitori raccontarono tutto ai professori che lo sospesero e venne bocciato.